Un enorme drago sputa fuoco
17 Dicembre 2021

Gli astronomi hanno osservato per la prima volta una stella come il nostro Sole nell’atto di eruttare un’enorme quantità di gas infuocato, quasi come se fosse un gigantesco drago. EK Draconis, una stella simile al nostro Sole per dimensioni ma più giovane, ci ha mostrato ciò che gli scienziati chiamano un'eruzione di filamenti supermassicci.

Questo significa che anche il nostro Sole potrebbe aver espulso una grande quantità di plasma all’inizio del suo ciclo vitale, rendendo l'ambiente dei pianeti vicini come la Terra un posto piuttosto ostile. Il plasma è un gas così caldo che si scompone in ioni ed elettroni, particelle molto piccole che formano gli atomi.

Il team di astronomi ha visto che il flusso di plasma di EK Draconis era davvero (ma davvero!) grande, circa dieci volte più grande di quello che abbiamo mai visto emettere dal nostro Sole. Non solo è grande, ma è anche veloce: si muove a circa 500 chilometri al secondo - quasi 1.500 volte più veloce della velocità del suono!

EK Draconis si trova a 111 anni luce da noi, nella costellazione del Dragone. Se si tratta di una tipica stella giovane simile al Sole, queste eruzioni supermassicce potrebbero essere comuni intorno alle stelle giovani. E se è così, queste eruzioni potrebbero avere un impatto sull'evoluzione della vita sui pianeti vicini. Anche se la scienza deve ancora indagare a lungo per scoprire i dettagli su come la vita si è evoluta sulla nostra Terra!

Immagine: rappresentazione artistica di un'eruzione supermassiccia di plasma su EK Draconis che si avvicina a pianeti giovani.

Crediti: NAOJ

Curiosità

Questo tipo di eruzione rilascia anche molta radiazione elettromagnetica (onde radio, raggi X, luce ultravioletta e luce visibile). Nel 1859, il nostro Sole emise un getto di plasma così forte che l'atmosfera terrestre non fu in grado di trattenere la tempesta elettromagnetica che ne conseguì. I sistemi telegrafici negli Stati Uniti e in Europa si bloccarono e le reti elettriche di tutto il mondo furono danneggiate. L'evento è stato chiamato Evento Carrington dal nome di uno degli astronomi che hanno studiato e capito l'evento, Richard Carrington.

This Space Scoop is based on a Press Release from NAOJ .
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