La spiegazione di come i buchi neri, in particolare i più giovani, crescono così velocemente e diventano così massicci, è rimasta a lungo un mistero per gli astronomi. Ecco che giunge VERA! – la rete giapponese di radiotelescopi all’avanguardia, gestita da NAOJ, che recentemente ha fornito agli astronomi significativi indizi per risolvere questo mistero.

Gli studi mostrano che nel cuore di quasi tutte le galassie attive c’è una buco nero super massiccio. Questi buchi neri sono davvero enormi: corrispondono quasi ad 1 milione, e talvolta ad 1 miliardo di volte la massa del nostro Sole. Gli scienziati ritengono che, di tanto in tanto, i giovani buchi neri possano perfino diventare potenti quasar. Tuttavia, il loro processo di crescita non è esattamente chiaro.

Per comprendere questo processo, un gruppo internazionale di astronomi ha iniziato a studiare una speciale categoria di galassie attive, note come Narrow-line Seyfert 1 (NLS1 – Seyfert a righe strette). Si pensa che queste galassie contengano alcuni buchi neri a crescita veloce e siano un ambiente perfetto in cui studiare i primi anni di vita di questi “mostri cosmici”. Gli astronomi hanno osservato la regione centrale di sei galassie NLS1 utilizzando il telescopio VERA, molto potente e sensibile. Hanno rilevato una debole onda radio polarizzata proveniente dai nuclei galattici. 

Con la ricchezza di dati provenienti da questa rilevazione, gli astronomi hanno anche fatto importanti misure che indicano la presenza di notevoli quantitativi di gas attorno ai nuclei galattici. I mostri cosmici devono aver mangiucchiato questi gas, accelerando la loro crescita e la loro potenza.
 

Immagine: Getti espulsi da buchi neri supermassicci in rapida crescita con flussi. Crediti: NAOJ

Traduzione di Martina Tremenda (Giuliana Giobbi)