Tutti all’ascolto di radio esopianeta
17 Dicembre 2024

Sapevate che quasi ogni stella ha almeno un pianeta che l’accompagna, proprio come fa la nostra Terra con il Sole? Quindi anche sui pianeti extra-solari esiste la vita?

Per dare una risposta, bisogna prima conoscere meglio gli esopianeti ed i loro “cieli”. Anche se gli astronomi hanno trovato un modo per capire di cosa siano composte le atmosfere degli esopianeti, si sa ancora troppo poco di come queste si formino e se possano sostenere forme di vita. “Niente vita senza atmosfera”, dimostra il pianeta Marte.

I ricercatori sono convinti che studiare gli effetti della radiazione e i fenomeni meteorologici nello spazio fornirà maggiori dettagli anche sui cieli degli esopianeti e sulla loro “vivibilità”. Ma come possiamo conoscere le condizioni meteo spaziali su un pianeta che orbita attorno ad una stella esterna al sistema solare?

Solitamente gli astronomi cominciano con l’analizzare fenomeni simili nei corpi celesti più vicini a noi, per poi confrontarli con quanto accade nello spazio profondo.

Nel nostro sistema solare, il meteo spaziale è influenzato principalmente dai cosiddetti getti di materia coronale. I getti coronali sono violente esplosioni negli strati esterni dell'atmosfera del Sole, che disperdono nel sistema solare un miscuglio di materia energetica (il plasma) e campi magnetici come stelle filanti. I getti coronali sono spesso seguiti da una sequenza di “fuochi artificiali” in una particolare luce radio.

Talvolta, quando il plasma carico di energia raggiunge un pianeta dal campo magnetico intenso, come Giove nel nostro sistema solare, questo incontro/scontro può innescare l’emissione di onde radio nelle aurore polari. Esattamente! Anche Giove ha le sue aurore polari!

Osservando questa caratteristica emissione in banda radio da parte di aurore e getti coronali, gli studiosi ritengono di poter ottenere una comprensione più approfondita del plasma e del magnetismo nel nostro sistema solare. Gli astronomi sono alla ricerca di esplosioni simili, ma più potenti, da stelle e pianeti lontani, per capire come le loro atmosfere evolvano e se quei pianeti possano ospitare la vita. Proprio così! Ma, un momento, come si fa a “vedere” queste singolari emissioni radio?

Grazie ai radio-telescopi più sensibili sulla Terra, come LOFAR (LOw-Frequency ARray), GMRT (Giant Metrewave Radio Telescope), JVLA (Karl G. Jansky Very Large Array), FAST (Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope) e ASKAP (Australian Square Kilometre Array Pathfinder), oggi gli scienziati sono prossimi alla scoperta di nuovi e insoliti segnali radio provenienti da stelle e pianeti al di fuori del nostro sistema solare.

Immagine: Rappresentazione artistica di un’aurora polare su un pianeta in orbita attorno ad una nana rossa. Crediti: Olena Shmahalo/Quanta Magazine

Curiosità

Le osservazioni in banda radio forniscono importanti dettagli su pianeti, stelle e meteorologia spaziale che sono più difficili da notare in altri tipi di luce. Nei prossimi anni, l’astronomia radio contribuirà in modo fondamentale alla ricerca di esopianeti in grado di ospitare la vita così come la conosciamo.

This Space Scoop is based on a Press Release from ASTRON .
ASTRON
Immagini

Vuoi saperne di più?

Cos'è Space Scoop?

Un sacco di astronomia

Ispirare una nuova generazione di esploratori spaziali

Amici di Space Scoop

Contattaci