Attenta Terra! Una stella moribonda si è appena mangiata un pianeta.
26 Maggio 2023

Per la prima volta gli astronomi hanno trovato un indizio diretto di una stella simile al Sole che si mangia un esopianeta. Usando il telescopio Gemini South di NFS NoirLab in Cile i ricercatori hanno osservato una lunga esplosione a bassa energia proveniente dalla stella – un segno rivelatore di un pianeta che sta sfiorando la superficie della stella.

Questa particolare esplosione è avvenuta nella nostra Via Lattea a circa 13000 anni luce di distanza da noi. E quindi perché pianeti come Mercurio, Venere, la stessa Terra (!) dovrebbero preoccuparsi? Scopriamolo!

Le stelle come il nostro Sole passano la loro vita combinando atomi di idrogeno all’interno dei loro nuclei estremamente densi e caldi per formare elio, in un processo chiamato fusione nucleare. Questo processo permette alla stella di essere stabile, senza collassare a causa del peso dei suoi strati esterni. Quando nel nucleo finisce l’idrogeno, la reazione si sposta in strati più esterni, che si espandono facendo crescere la stella. Anche l’elio nel nucleo comincia a fondersi trasformandosi in carbonio, e la stella, alla fine, diventa una gigante rossa.

Tra circa 5 miliardi di anni il nostro Sole diventerà anch’esso una gigante rossa: morendo, diventerà talmente grande che i pianeti interni del nostro Sistema Solare, compresa la Terra, si ritroveranno ad essere ai confini del Sole! Sarà un evento drammatico: l’espulsione di energia e materia che ne deriverà darà deragliare i pianeti dalla loro orbita e li farà precipitare dentro la stella. Ecco: gli astronomi hanno appena visto in diretta proprio un evento del genere!

Non è facilissimo distinguere un evento di questo tipo (una stella che ingoia un pianeta, come ZTF SLRN-2020, quello appena visto dagli astronomi) dai brillamenti solari o dalle espulsioni di massa coronale. Grazie alla tecnologia del telescopio Gemini South, abbiamo ottenuto dati essenziali che hanno permesso ai ricercatori si confermare che ciò che hanno visto in diretta era effettivamente un “boccone planetario”.

Con questi nuovi risultati gli astronomi possono ora perfezionare le tecniche  per cercare altri eventi simili nell’Universo, e per capire meglio cosa succede realmente durante le fasi finali della vita di sistemi planetari come il nostro.

Immagine: visione artistica di una stella che divora uno dei suoi pianeti. Il primo segno di questo evento è stato una lunga esplosione a bassa energia, segno rivelatore di un pianeta che sta sfiorando la superficie della stella. Crediti: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/M. Garlick/M. Zamani

Curiosità

La lunga esplosione a bassa energia è durata circa 100 giorni. Gli astronomi hanno calcolato che in questo tempo sono stati espulsi nello spazio una quantità di idrogeno pari a circa 33 Terre e una quantità di polvere pari a circa un terzo della massa del nostro pianeta. Secondo questi calcoli la stella coinvolta ha una massa che è circa il doppio del nostro Sole, e il pianeta ingoiato pesava probabilmente fino a 10 volte Giove.

This Space Scoop is based on a Press Release from NOIRLab .
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